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Origine del Mastino dei Pirenei
Il Mastino dei Pirenei è un cane spagnolo molossoide dalla storia ricca di aneddoti ed episodi anche tragici, tanto che ha rischiato, intorno agli anni’40, l’estinzione. Solo l’’amore e la lungimiranza di gente come Rafael Malo Alcrudo, uno dei fondatori nel 1977 del Club del Mastìn del Pirineo de España, lo hanno salvato. Ma andiamo con ordine. Come specificato dal suo nome è originario dei Pirenei, precisamente del versante meridionale spagnolo; è molto simile al cane da montagna dei Pirenei francese con quale è spesso confuso e con cui mantiene un forte legame, tanto che secondo alcune teorie proprio l’incrocio tra quest’ultimo e il mastino spagnolo sono alla base della sua nascita. La loro storia si divise nel 1659, quando con la pace dei Pirenei, promossa dal reggente di Francia, il Cardinale Mazzarino, e dal re di Spagna, Filippo IV, la parte settentrionale delle valli pirenaiche andò al dominio francese. Da qui, mentre i transalpini diedero origine a quello che è chiamato ancora oggi cane da montagna dei Pirenei, più asciutto ed elegante, gli spagnoli per le loro transumanze mantennero esemplari con caratteristiche più grezze e maggiormente pesanti. Il regno di Castiglia per la cura delle sue lunghe migrazioni delle greggi scelse però il mastino spagnolo mentre quello di Aragona decise invece, anche per i tratti più brevi delle stesse, di selezionare il Mastino dei Pirenei. Col tempo l’estinzione dei lupi nelle valli pirenaiche meridionali rese il lavoro di quest’ultimo non più indispensabile e nel periodo del secondo dopoguerra, in situazioni economiche, morali, ed esistenziali difficili, mantenere tali esemplari divenne sempre più complicato visto anche il poco lavoro per cui erano sfruttati. Solo negli anni ‘70, come già accennato, avvenne il recupero di questa splendida razza in concomitanza anche con il ritorno nuovamente di cani lupo in quelle zone.
TAGLIA GRANDE
Peso 45 - 100 kg
Altezza al garrese più di 80 cm
Speranza di Vita 10 - 12 anni
Origine
Europa - Spagna
Carattere
Protettivo
Fedele
Intelligente
Pelo
Lungo
Fitto
Consigliato per
Escursionismo
Spazzi Aperti
Guardia
Pastorizia
Consigli utili
Visto il suo sviluppo molto veloce è utile seguirlo e curarlo con attenzione per evitare problemi di tipo osseo e strutturale
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Caratteristiche fisiche del Mastino dei Pirenei
- Cane di taglia grande il Mastino dei Pirenei si presenta con un cranio voluminoso e solido, dallo un stop poco marcato che confluisce in un tartufo grande e nero. Gli occhi a mandorla sono scuri e non tanto grandi mentre le orecchie sono cadenti e triangolari. Concludono la sua struttura un petto imponente, una coda spessa e una doppia giogaia. Il mantello molto lungo e fitto soprattutto nella zona delle spalle e del collo è di solito di colore bianco con macchie della stessa tonalità delle orecchie e della maschera, che possono andare dal nero al grigio-chiaro al beige. L’altezza al garrese di questo cane pastore dei Pirenei supera gli 80cm per il maschio e i 70 per la femmina, per un peso che varia tra i 55 e i 70kg.
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Carattere del Mastino dei Pirenei
Il Mastino dei Pirenei è un autentico cane da montagna, perfetto nell’occuparsi del gregge ma anche ottimo come animale da guardia. Ha un portamento elegante e nobile soprattutto al trotto e nel corso degli anni ha mantenuto il proprio istinto protettivo, nonostante abbai di rado con la sua voce profonda. Seppur vistoso e dalla grande stazza rimane un animale perlopiù calmo e docile oltre che affettuoso, anche verso i bambini e i più piccoli ma sa essere all’occorrenza feroce e aggressivo. Non difetta senz’altro di intelligenza e capacità recettiva visto che addestrarlo non è complicato.
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Educazione del Mastino dei Pirenei
Come accennato nel paragrafo precedente, il Mastino dei Pirenei è un cane che impara molto velocemente quello che gli viene insegnato. È comunque utile seguire un certo metodo per educarlo. Prima di tutto è consigliato farlo socializzare fin da cucciolo con persone e altri animali, in modo da metterlo già nelle condizioni di imparare a conviverci adeguatamente. Questo tornerà molto utile anche quando il nostro cane sarà adulto e di dimensioni imponenti in modo che sappia anche come rapportarsi con i più piccoli vista la sua grande stazza. È inoltre sensato l’utilizzo del rinforzo positivo e del clicker per far sì che il nostro esemplare associ i comandi impartitegli a qualcosa di specifico e concreto così che impari più velocemente e con più voglia.